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Le Carte da Gioco e la Cartomanzia

    Cosa unisce le carte da gioco e la cartomanzia? Da dove arrivano i tarocchi? Esistono dei giochi di carte che utilizzino i tarocchi? Le risposte a tutte queste domande sono più semplici di quanto si creda. Originariamente infatti i tarocchi erano un unico mazzo di carte, che comprendeva sia le classiche carte da gioco che tutti consociamo, quelle regionali, sia le tessere che oggi chiamiamo tarocchi, un tempo note come trionfi. Chi desidera ottenere la divinazione attraverso i tarocchi la può trovare qui.

     

    Cosa unisce le carte da gioco e la cartomanzia

    Ogni cartomante oggi utilizza un mazzo di carte per la divinazione. Solitamente si utilizzano i tarocchi, ma il cartomante può decidere di utilizzare anche un’altra tipologia di carte. Non è infrequente l’uso delle classiche carte francesi, o dei mazzi regionali italiani. Ci sono cartomanti che utilizzano mazzi particolari, creati autonomamente, o anche mazzi originari di altre tradizioni, come ad esempio quello delle Sibille.

    La questione comunque non cambia, nel senso che la prassi si svolge sempre nel medesimo modo: le carte scelte dal richiedente sono posizionate su un piano e interpretate. Considerando ovviamente il verso in cui sono state estratte: dritte o capovolte; ma anche la disposizione, singola o all’interno di precisi gruppi di carte.

     

    Da dove arrivano i tarocchi

    Nel periodo della loro iniziale diffusione in Europa le carte da gioco erano dette tarocchi; quindi anche le carte che usiamo per giocare a poker erano anticamente dette tarocchi. I mazzi da gioco più diffusi erano costituiti da un numero vario di carte, da 74 fino a 78, a seconda che fossero presenti 3 o 4 figure per ogni seme. Erano composti da 13 o 14 carte per ognuno dei 4 semi, che anticamente erano quelli delle carte regionali italiane e francesi: coppe, denari, spade e bastoni.

    Queste carte derivano dalla tradizione mediorientale, furono i Mamelucchi egiziani a portarle in Europa nel corso dei loro viaggi di conquista. Oltre a queste carte i tarocchi comprendevano anche i trionfi, o arcani maggiori. Si trattava di 22 carte, 11 delle quali rappresentavano figure umane, animali, regnanti e miti, con in più il matto. Non è oggi possibile capire da dove derivino queste figure, che però anticamente erano usate per i classici giochi, come avviene oggi per le carte francesi.

     

    Dalle carte regionali alle carte francesi

    Le carte regionali ancora diffuse in Italia, Francia e Portogallo riportano gli antichi semi delle carte dei Mamelucchi: spade, bastoni, coppe e denari. In area germanica questi semi furono trasformati in cuori, campane, foglie e ghiande. Questo avvenne con la nascita delle prime stamperie, dove gli stampatori forse decisero di modificare i simboli con oggetti più conosciuti e diffusi.

    In Francia nel XV° secolo i semi germanici furono ulteriormente modificati in fiori, derivati dalla ghianda, in picche, cuori e quadri. Sono i semi che ancora oggi possiamo ammirare sulle carte francesi, molto diffuse in tutto il mondo. In passato furono anche creati dei mazzi con personaggi famosi al posto delle classiche figure di re, regina e cavaliere.